Un racconto da Brunello Cucinelli Spa

Nell’ambito del ciclo di incontri in azienda, venerdì 2 dicembre si è svolta visita alla Brunello Cucinelli Spa, un vero esempio di imprenditorialità ed eccellenza Made in Italy. Per condividere l’evento e le emozioni che questa esperienza ha suscitato in noi, vi proponiamo il racconto di Nicoleta, che trovate di seguito. Buona lettura!

Un gruppo di giovani senza età si avventura tra le colline di Solomeo, diventata una piccola favola al centro dell’Umbria grazie al genio imprenditoriale di Brunello Cucinelli. La visita agli stabilimenti di produzione organizzata da AIESEC Alumni Italia ci lascia entusiasti. Avvolti dal calore della luce dorata che inonda gli ambienti e circondati da pregiatissimi capi, avanziamo tra modellisti creativi, sarti talentuosi, contabili qualificati, che si integrano perfettamente negli spazi ampi, chiari e dal design moderno.

L’azienda è un perfetto connubio di modernità e tradizione, pervasa da una filosofia dalle antiche origini, che mira a preservare la dignità umana con l’ottica che ciascuno è un tassello indispensabile alla crescita comune. Gli stabilimenti mantengono la promessa di essere dei luoghi ameni, comodi e con grandi finestre, poiché nella visione di Brunello Cucinelli “non si può stare otto ore al giorno, e per anni, senza guardare il cielo e la natura”.

Nell’antico borgo di Solomeo è tornata a fluire la linfa che lo aveva generato e fatto crescere per lenti secoli, grazie all’attività dell’azienda e all’impegno personale di Brunello Cucinelli. E quelle mura, consumate dal tempo, sono state restaurate e curate con il rispettoso amore dovuto alle cose che fanno parte della nostra storia.

In più ora il borgo ha un teatro, una biblioteca, un’accademia dove si imparano antichi mestieri con, in sottofondo, le composizioni di Ludovico Einaudi. Le discipline insegnate sono sartoria, taglio e confezione, ritaglio e rammendo, arti murarie e giardinaggio.

Non sono certo mancati gli aneddoti ed episodi che ci hanno fatto sorridere, come il pianoforte poco accordato della biblioteca, al quale uno dei nostri amici ci ha deliziato con la dolce musica. Una biblioteca aperta a chiunque, con una raccolta di libri di filosofia, arte, musica, lingue e altre svariate discipline, nel silenzio della quale ognuno può ritrovare un angolo di pace e di riflessione.

Ed è con il pensiero “si può fare!” che abbiamo lasciato i dolci pendii di Solomeo.

Nicoleta